7. La terza sala. Teatro lirico e teatro di prosa tra Otto e Novecento

La vivace scena teatrale cittadina dell’800 e del ’900 viene ricostruita attraverso un’ampia galleria di artisti: cantanti d’opera, attori e attrici nati a Trieste o interpreti di spettacoli qui rappresentati.

La voce di soprano si incarna in una serie di regine del canto del ’900: dalle triestine Ida Quaiatti e Rina Pellegrini, i cui costumi di scena figurano nelle grandi vetrine centrali, fino alle acclamate Renata Tebaldi e Maria Callas.

La sala espone anche i costumi di scena della grande trasformista piemontese Fatima Miris e dell’istriano Antonio Gandusio, attore di teatro e di cinema, noto soprattutto per i ruoli comici. Ampia è la schiera di attori e attrici di cui vengono evocate carriera e presenze triestine, fra cui Gustavo Modena e Adelaide Ristori, protagonisti della scena teatrale italiana dell’800, oltre a figure che hanno fatto la storia del teatro novecentesco come Eleonora Duse, Sarah Bernhardt, Peppino De Filippo, Ernesto Calindri, Dario Fo, Franca Rame, Vittorio Gassman.

Adelaide Ristori

Cividale del Friuli 1822 – Torino 1906

Figlia d’arte, venne portata per la prima volta in scena dai genitori ancora in fasce. Già attrice di successo, sposò nel 1847 il marchese Giuliano Capranica del Grillo. La nuova condizione di nobildonna non le impedì di continuare a recitare. Anzi, preparò il terreno del suo trionfo sulle scene parigine nel 1855 e le consentì scelte artistiche autonome, che esaltavano quell’ideale di eroina a un tempo nobile e tragica che ella voleva offrire al suo pubblico e la portarono ad essere osannata sui palcoscenici di tutta Europa. Accorta amministratrice del proprio patrimonio e della propria immagine, applaudita da Camillo Benso conte di Cavour, per il quale fece da ambasciatrice all’estero, si spese anche per la causa unitaria. A Trieste mantenne rapporti d’affetto con la famiglia Sartorio.

Antonio Gandusio

Rovigno d’Istria 1873 – Milano 1951

Dopo gli anni giovanili trascorsi a Trieste, iniziò a recitare a Roma, durante gli studi di giurisprudenza. Nella sua lunga e gloriosa carriera teatrale lavorò con artisti del calibro di Ermete Novelli, Emma e Irma Gramatica, Flavio Andò, Dina Galli, spaziando in un repertorio vastissimo ed eccellendo soprattutto in ruoli comici. Di raffinata cultura, conquistò la popolarità grazie a una comicità istintiva e veemente. Nel cinema ripropose con fortuna la maschera comica della commedia italiana.

Alessandro Moissi

Trieste 1880 – Vienna 1935

Interprete di travolgente passionalità e inesauribile fantasia mimica, fu adatto sia a ruoli drammatici che comici. Grazie alla sua formazione plurilingue, Moissi si mosse a proprio agio sui palcoscenici di area sia italiana che germanica. Il vero debutto avvenne a Berlino nel 1904 sotto la regia di Max Reinhardt, che lo ritenne l’attore destinato a rinnovare la scena tedesca. Fu interprete congeniale del repertorio di Hoffmannstahl. Pirandello scrisse per lui nel 1934 Non si sa come, che però Moissi non riuscì a portare in scena.

Ida Quaiatti

Spalato 1890 – Venezia 1962

Celebre soprano di vasto repertorio, nella sua fortunata carriera cantò con Beniamino Gigli, Aureliano Pertile ed Enrico Caruso, con il quale interpretò una memorabile edizione di I Pagliacci al Metropolitan di New York. Cantò alla Scala di Milano sotto la direzione di Arturo Toscanini. L’ultima esibizione risale al 1932 in La fanciulla del West al Teatro Reale del Cairo.

Fatima Miris

Chiusa di Pesio, Cuneo 1882 – Bologna 1954

A dodici anni recitò davanti alla Duse e più tardi, affascinata da uno spettacolo di Fregoli, intraprese la carriera di trasformista, con lo pseudonimo di Fatima Miris (il suo vero nome era Anna Maria Frassinesi): Fatima come la coraggiosa figlia di Maometto; Miris come un animaletto del deserto che per sette volte cambia colore. La sua impressionante estensione vocale le permetteva di cantare parti da soprano, contralto, tenore e baritono, interpretando da sola tutti i personaggi di un’operetta. Chiuse la sua carriera nel 1918, dopo il matrimonio con il conte Luigi d’Arco e la nascita della figlia Giovanna.

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