13. Il laboratorio del liutaio Francesco Zapelli

Il percorso di visita include la fedele ricostruzione del laboratorio del liutaio Francesco Zapelli (Pola 1898 – Trieste 1992), un nucleo di straordinario valore per la storia della liuteria triestina ed europea, nonché per la didattica museale. Esso comprende, esponendoli totalmente, gli strumenti di lavoro originali di Zapelli, oltre all’archivio completo dei suoi disegni e della corrispondenza.
Nato a Pola e attivo a Fiume dagli anni ’20 del ’900, Zapelli aveva trasferito il laboratorio a Trieste nel 1949, chiudendo l’attività nel 1981. In oltre sessant’anni dalla sua bottega uscirono violini, viole e chitarre realizzati con un’eccezionale perizia artigiana.
Nella stessa sala, un modellino di teatro anticipa il tema dei teatrini di marionette e burattini, mentre le cassettiere sottostanti aprono ulteriori finestre sulla vita musicale e sullo spettacolo a Trieste tra ’800 e ’900, attraversando canzone popolare, attività bandistica e corale, prosa, cinema e danza. Alcuni di questi temi sono ripresi nell’Aula didattica.

I carnet da ballo

In uso in occasione dei grandi balli, questi quadernetti, spesso impreziositi da una copertina decorata, erano forniti anche di una piccola matita e venivano usati dalle giovani donne per programmare le proprie danze nel corso della serata. All’interno era segnato l’ordine delle danze, vicino al quale c’era lo spazio per scrivere il nome del partner. Erano strumenti importanti in un’epoca in cui le serate danzanti erano per le ragazze l’occasione di socializzare e scegliere un marito.

Maria Taglioni

Stoccolma 1804 – Marsiglia 1884

È considerata la prima grande ballerina romantica. Trionfò all’Opéra de Paris nel 1832, con La Sylphide, coreografia creata per lei da suo padre. Nello spettacolo apparvero le due grandi innovazioni del balletto romantico, il tutù e la danza sulle punte. Fu lei a introdurre anche l’acconciatura à bandeaux che divenne tipica della danzatrice classica.

Il Concorso della Canzonetta popolare triestina

La prima edizione del concorso della Canzonetta Popolare Triestina fu realizzata nel 1890 dal Circolo Artistico su iniziativa di Carlo Schmidl. Egli aveva ripreso l’idea da Giulio Ricordi che a Milano aveva appena sponsorizzato un Concorso per la Canzone Lombarda. Così Schmidl parla del concorso nel suo Dizionario: «dal suo nascere e fino allo scoppio della guerra liberatrice […] contribuì a mantenere sempre vivo il sentimento nazionale, larvatamente agitando la fiamma del sacro irredentismo […]»

Il cinema a Trieste

Il cinetografo giunse a Trieste presso il Teatro Fenice l’11 luglio 1896, a distanza di soli sei mesi dalla prima proiezione cinematografica dei fratelli Lumière. Tra il 1896 e il 1897 vennero organizzate rappresentazioni combinate di fotografie cinescopiche e di cronofotografo o fotografie viventi. Tra il 1898 e il 1904 si trovavano a Trieste numerosi cinematografi ambulanti, soppiantati a partire dal 1905 da cinematografi stabili che proliferarono a macchia d’olio. Nel 1912 se ne contavano ben 19, dislocati sul territorio cittadino.

Alberto Catalan

Trieste 1874-1960

Tenore e attore dialettale triestino, fu direttore della Compagnia Teatro della Commedia di Trieste, sciolta nel 1930. Scrisse anche commedie e canzonette triestine.

Angelo Cecchelin

Trieste 1894 – Torino 1964

È stato uno dei più grandi comici triestini. Umorista scomodo, dalla battuta facile e fin troppo sciolta, si inimicò fascisti, austriaci, alleati, titini. Venne più volte censurato e subì anche arresti e processi. Negli anni ’20 del ’900 fondò la compagnia La Ganga de le macie, in seguito chiamata La Triestinissima, con la quale si esibì fino al 1939. Nel 1945 portò in tournée in giro per l’Italia lo spettacolo Trieste mia.

La Cantina

Costituitasi nel 1958, l’associazione culturale proseguì la propria attività per un ventennio. Attorno alla Cantina ruotavano personalità della scena teatrale e artistica italiana quali Gian Maria Volontè, Lino Savorani, Dario Fo, Lina Galli, Marcello Mascherini, Valeria Bombacci, Giuseppe Zigaina. Lo spettacolo inaugurale ebbe luogo il 7 giugno 1958 con Fin de partie di Samuel Beckett.

Palazzo Gopcevich

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