Symphonia, il suono dell’Europa

Ultimo evento collaterale alla mostra dedicata ai 30 anni di vita dell’Orchestra ESYO – European Spirit of Youth Orchestra

Lunedì 24 giugno 2024 alle ore 17.30 alla Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4) è in calendario l’ultimo evento collaterale alla mostra fotografica «Symphonia, il suono dell’Europa» dei fotografi Luigi Ottani e Andrea Semplici, allestita nella Sala Selva di Palazzo Gopcevich, la cui apertura è stata prorogata fino a domenica 7 luglio 2024. Realizzata dall’Associazione culturale SGME – Scuola per Giovani Musicisti Europei, in co-organizzazione con il Comune di Trieste, la mostra celebra il trentennale dell’Orchestra Giovanile Europea ESYO – European Spirit of Youth Orchestra,fondata e diretta da Igor Coretti Kuret.

Dedicato alla proiezione di alcuni cortometraggi realizzati tra il 2007 e il 2010, in occasione dei concerti dell’Orchestra alla Konzerthaus di Berlino, al Romanian Atheneum di Bucharest e al Teatro Massimo Bellini di Catania, che hanno visto anche la partecipazione straordinaria del violinista Uto Ughi, l’appuntamento chiude il cartellone 2023-2024 dei «Lunedì dello Schmidl», la rassegna di approfondimenti a cura di Stefano Bianchi che il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” da oltre un quindicennio offre su temi e contenuti delle proprie collezioni al pubblico dei cultori della musica e del teatro.

La mostra «Symphonia, il suono dell’Europa» presenta le fotografie di Luigi Ottani e di Andrea Semplici, stampate su cartone da imballaggio. La scelta di stampare le fotografie esposte su cartone da imballaggio, prodotto da materiale cartaceo riciclato, rispecchia l’impegno ed il ruolo assunto dall’associazione culturale SGME – Scuola per Giovani Musicisti Europei, dal 2024 anche Partner di New European Bauhaus, di contribuire a rendere il Green Deal un’esperienza culturale, tangibile e condivisa dai cittadini europei. Accanto alle foto, la mostra offre ai visitatori la possibilità di ascoltare alcune annotazioni, scritte da Andrea Semplici durante il suo soggiorno con l’orchestra e pubblicate in forma di diario sul suo blog personale. I testi, recitati dall’attrice Roberta Biagiarelli sono accompagnati dalle musiche di Antonín Dvořak e di Georges Bizet, eseguite dall’orchestra ESYO.

Fondata a Trieste nel 1991 in seguito allo scoppio della guerra nei Balcani, l’associazione culturale SGME- Scuola per Giovani Musicisti Europei ha come principale obiettivo promuovere il dialogo e il rispetto delle diverse culture europee. Contribuisce allo sviluppo di politiche di vicinato e di allargamento dell’UE, favorendo l’integrazione europea attraverso l’organizzazione di eventi culturali e sociali che coinvolgono attivamente i giovani musicisti di talento provenienti da vari paesi europei. Dal 1994 promuove e sostiene il Progetto ESYO considerato da molti un importantissimo strumento di crescita dei giovani musicisti d’Europa. Un progetto innovativo che ha visto crescere musicalmente e umanamente quasi 3000 giovani musicisti di talento.

Ideata nel 1994 dal violinista e direttore d’orchestra Igor Coretti Kuret, la ESYO (European Spirit of Youth Orchestra) è un’orchestra unica nella composizione, nel modo in cui si forma, nelle sue finalità. È considerata da molti un esempio d’eccellenza musicale e d’incontro interculturale tra i giovani. Un progetto formativo che si è rivelato negli anni uno strumento formidabile per la promozione della cooperazione culturale e dell’integrazione europea. La compongono giovani musicisti (tra 13 e 19 anni) che provengono da diversi Stati europei (Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Libano, Macedonia, Moldavia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Ucraina e Ungheria). Vengono selezionati, mediante audizioni, tra quelli che appaiono come delle eccellenze nei Conservatori e Scuole di Musica dei loro Paesi. Vengono invitati a formare la ESYO prevalentemente nei periodi delle vacanze scolastiche.

L’ingresso alle manifestazioni è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Igor Coretti Kuret in una fotografia di Luigi Ottani in esposizione nella mostra «Symphonia, il suono dell’Europa»

Palazzo Gopcevich

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