Evento collaterale alla mostra «Symphonia, il suono dell’Europa», dedicata ai 30 anni di vita dell’Orchestra ESYO – European Spirit of Youth Orchestra
Lunedì 3 giugno 2024 ore 17.30
Lunedì 3 giugno 2024 alle ore 17.30, alla Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4), nell’ambito del cartellone dei «Lunedì dello Schmidl», avrà luogo un recital dell’arpista Aurora Bottacin, interprete nell’occasione di musiche di Giovanni Battista Pescetti, Elias Parisch Alvars, Henriette Renié e Bedřich Smetana.
Il concerto è uno degli appuntamenti collaterali alla mostra fotografica «Symphonia, il suono dell’Europa» dei fotografi Luigi Ottani e Andrea Semplici, allestita nella Sala Selva di Palazzo Gopcevich e realizzata dall’Associazione culturale SGME – Scuola per Giovani Musicisti Europei, in co-organizzazione con il Comune di Trieste, nell’anno delle celebrazioni del trentennale dell’Orchestra Giovanile Europea ESYO – European Spirit of Youth Orchestra.
Nata nel 2004, Aurora Bottacin inizia a studiare arpa all’età di otto anni alla Scuola di Musica “Clara Schumann” di Treviso sotto la guida di Tiziana Tornari che, dal 2017, la segue nel percorso di studi al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova. Dal 2018 svolge un’intensa attività concertistica in gruppi da camera (tra cui l’Ensemble di arpe “Whatsharp” diretto dalla stessa professoressa Tornari), come solista e in varie orchestre tra le quali: Orchestra G. Legrenzi, Orchestra ESYO, Orchestra Regionale Filarmonia Veneta (in du produzioni di “Tosca” di Puccini, a novembre 2023 e febbraio 2024), Orchestra Sinfonica del Veneto. Partecipa a diversi concorsi nazionali e internazionali posizionandosi sempre tra i primi posti e risultamdo spesso vincitrice di primi premi.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
La mostra fotografica «Symphonia, il suono dell’Europa» presenta 60 fotografie di cui 30 (in bianco e nero) di Luigi Ottani e 30 (a colori, e in bianco e nero) di Andrea Semplici, stampate su cartone da imballaggio. La scelta di stampare le fotografie esposte su cartone da imballaggio, prodotto da materiale cartaceo riciclato, rispecchia l’impegno ed il ruolo assunto dall’associazione culturale SGME – Scuola per Giovani Musicisti Europei, dal 2024 anche Partner di New European Bauhaus, di contribuire a rendere il Green Deal un’esperienza culturale, tangibile e condivisa dai cittadini europei.
Accanto alle foto, la mostra offre ai visitatori la possibilità di ascoltare alcune annotazioni, scritte da Andrea Semplici durante il suo soggiorno con l’orchestra e pubblicate in forma di diario sul suo blog personale. I testi, recitati dall’attrice Roberta Biagiarelli sono accompagnati dalle musiche di Antonín Dvořak e di Georges Bizet, eseguite dall’orchestra ESYO.
Infine, per coloro che non avranno la possibilità di visitare la mostra di Trieste, è stata prevista la pubblicazione sul nuovo sito dell’orchestra della “composizione” di immagini scattate da Luigi Ottani e magistralmente predisposte sul Bolero di Ravel eseguito dall’orchestra ESYO nel 2019.
Fondata a Trieste nel 1991 in seguito allo scoppio della guerra nei Balcani, l’associazione culturale SGME- Scuola per Giovani Musicisti Europei ha come principale obiettivo promuovere il dialogo e il rispetto delle diverse culture europee. Contribuisce allo sviluppo di politiche di vicinato e di allargamento dell’UE, favorendo l’integrazione europea attraverso l’organizzazione di eventi culturali e sociali che coinvolgono attivamente i giovani musicisti di talento provenienti da vari paesi europei. Dal 1994 promuove e sostiene il Progetto ESYO considerato da molti un importantissimo strumento di crescita dei giovani musicisti d’Europa. Un progetto innovativo che ha visto crescere musicalmente e umanamente oltre 2500 giovani musicisti di talento.
Ideata nel 1994 dal violinista e direttore d’orchestra Igor Coretti Kuret, l’Orchestra ESYO – European Spirit of Youth Orchestra è un’orchestra unica nella composizione, nel modo in cui si forma, nelle sue finalità. È considerata da molti un esempio d’eccellenza musicale e d’incontro interculturale tra i giovani. Un progetto formativo che si è rivelato negli anni uno strumento formidabile per la promozione della cooperazione culturale e dell’integrazione europea. La compongono giovani musicisti (tra 13 e 19 anni) che provengono da diversi Stati europei (Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Libano, Macedonia, Moldavia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Ucraina e Ungheria). Vengono selezionati, mediante audizioni, tra quelli che appaiono come delle eccellenze nei Conservatori e Scuole di Musica dei loro Paesi. Vengono invitati a formare la ESYO prevalentemente nei periodi delle vacanze scolastiche.