Inquiete nostalgie

PROSPETTIVE ARTISTICHE DI CARLO WOSTRY E LEONOR FINI
Conversazione a più voci a cura di Giuliana Stecchina

Lunedì 18 novembre 2024 alle ore 17.30, nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4), il cartellone dei «Lunedì dello Schmidl» propone una conversazione a più voci dedicata a Carlo Wostry (1865 – 1943) e Leonor Fini (1907-1966), a cura di Giuliana Stecchina e con la partecipazione di Manuela Mizzan, Livio Soldini e Miria Levi.

I quarant’anni che distanziano la nascita di queste due personalità locali evidenziano i movimenti culturali e artistici che vivificarono la città di Trieste per più di un secolo e, parimenti, motivarono la sua aspirazione ad inserirsi a tutto tondo nel gotha intellettuale europea.

Molte sono le possibili analogie fra la personalità di Carlo Wostry e quella di Leonor Fini poiché entrambi – animati da grinta, sagacia e carisma nonché da una sempre vivace curiosità – vollero percorrere territori non esclusivamente pittorici: Wostry fu anche illustratore, scultore e grafico; a sua volta, Fini fu attiva nella scenografa, nella costumistica, nella scrittura e nell’illustrazione.

Attratti ambedue da Parigi, vi soggiornarono a lungo e lì intrecciarono amicizie fondamentali per la loro evoluzione artistica e umana.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Palazzo Gopcevich

Cataloghi

Notizie

Condividi