La duplice anima del Museo (esposizione e centro di documentazione) si riflette nell’articolazione degli spazi all’interno del Palazzo. Il primo piano, con i suoi pavimenti splendidamente intarsiati ed i suoi soffitti riccamente decorati, offre un percorso espositivo dedicato alla storia degli edifici teatrali ed ai protagonisti della musica e dello spettacolo a Trieste lungo un arco di oltre due secoli. Una significativa sezione è dedicata alla raccolta di strumenti musicali, europei ed extraeuropei, ed alla fedele ricostruzione del laboratorio del liutaio triestino Francesco Zapelli.
L’esposizione di strumenti musicali, con particolare attenzione a quelli meccanici, procede al secondo piano del palazzo, dove trovano collocazione anche gli spazi dedicati alla memoria di Giorgio Strehler (di cui il Museo custodisce l’archivio personale) ed i servizi di documentazione e consultazione: i percorsi di visita e di ricerca si snodano dunque all’interno della ricca rete di testimonianze che costituiscono un patrimonio in continua quotidiana espansione.
Alla collezione di dipinti (prevalentemente ritratti di attori e musicisti), si affiancano stampe riguardanti artisti e luoghi teatrali, nonché il fondo di bozzetti di scena e figurini per opere, operette e spettacoli di prosa nei teatri triestini. Numerosi sono i cimeli: oggetti appartenuti ad artisti, costumi teatrali e gioielli di scena (tra le più recenti e significative acquisizioni figurano i costumi appartenuti al grande mezzosoprano triestino Fedora Barbieri), pupazzi, marionette e burattini.
Il medagliere è costituito da circa un migliaio di pezzi, con alcuni esemplari risalenti al XVIII secolo. Ad essa si affiancano la fototeca (oltre 50.000 pezzi) ed una raccolta di autografi (circa 30.000 pezzi) che spazia da Rossini a Verdi, Boito e Puccini, da Adelaide Ristori a Serge Lifar.
La Biblioteca
Di rilevanza internazionale, per entità e dimensioni, sono i fondi librari ed archivistici del Museo. Costituita da circa 100.000 pezzi e specializzata in musica e spettacolo, la biblioteca ospita una sezione di libretti d’opera, un ricco fondo musicale ed un’emeroteca.
Tra i fondi archivistici (oltre 4.000 cartolari d’archivio), si conservano, tra gli altri, l’Archivio Schmidl, quelli del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia (1954-2000), del Teatro Verdi (1798-2000), del Premio Musicale “Città di Trieste”, della Fondazione Istituto d’Arte Drammatica di Trieste (I.D.A.D.), di Giorgio Strehler, Giulio Viozzi, Dario Daris e John Gualiani.
La vita e l’attività di teatri ed artisti sono documentate dalla raccolta di manifesti e programmi (circa 90.000 pezzi), dalla banca dati cartacea e da oltre 600 scatole d’archivio di rassegna stampa e documentazione.
La mediateca
Nata nel 1985 e costituita di oltre 20.000 pezzi, comprende il lascito del farmacista Riccardo Gmeiner (1905-1984) cui la sezione è intitolata, oltre a preesistenti fondi discografici e successive acquisizioni.
Tutela e valorizzazione, curiosità e ricerca, documentazione e collezionismo, riflessione sul passato e proiezione verso il futuro continuano ad essere i cardini di un’istituzione unica nel suo genere, di fama internazionale e di respiro europeo, creata con passione e lungimiranza da Carlo Schmidl e cresciuta negli anni, come annotava lo stesso Schmidl nel 1918, grazie a «gli amatori di cose patrie, che […] hanno voluto con slancio gentile donare generosamente…».
Le Collezioni dello Schmidl
Raccolta digitale degli strumenti musicali in esposizione nel Museo Teatrale
Catalogo dei beni culturali
Catalogo digitale dei Musei Civici del Comune di Trieste