Conversazione di Cristina Zacchigna
Lunedì 10 febbraio 2025 ore 17.30
Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”
Palazzo Gopcevich Via Rossini, 4 Trieste
È la lettera A di Archivio il tema della conversazione di Cristina Zacchigna in calendario lunedì 10 febbraio 2024 con inizio alle ore 17.30 nella Sala “Bobi Bazlen” al piano terra di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4), per il cartellone dei «Lunedì dello Schmidl» e a margine della mostra Alfabeto Schmidl, allestita nella Sala Attilio Selva nella ricorrenza del centenario della fondazione del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” e visitabile fino a domenica 4 maggio.
Curata da Stefano Bianchi, assieme a Elisabetta Buffulini, Emilio Medici e Cristina Zacchigna, e con la collaborazione di Francesco Recanati e Cristiano Rossetti, l’esposizione suggerisce inediti percorsi di lettura nello straordinario patrimonio del Museo, costituito da costumi e gioielli di scena, manifesti, locandine, fotografie, stampe, medaglie, dipinti, strumenti musicali, cimeli, libri, fondi archivistici e manoscritti, in un itinerario dalla A alla Z che trova eco in una serie di incontri di approfondimento, distribuiti nell’ambito del tradizionale cartellone dei «Lunedì dello Schmidl».
Il complesso di documenti prodotti e acquisiti nella variegata e poliedrica attività di Carlo Schmidl costituisce l’ossatura di quel patrimonio archivistico che rappresenta uno dei nuclei fondamentali delle collezioni del Museo. Lettere, fotografie e una grande quantità di documentazione di natura eterogenea – conservate personalmente da Schmidl – permettono di ricostruire la storia della città attraverso le vicende teatrali e musicali. A questo nucleo centrale si sono affiancati svariati archivi di enti e di persona. Tra i primi l’archivio del Teatro Verdi, del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, del Premio musicale Città di Trieste, solo per citarne quelli anche quantitativamente più rilevanti.
Tra i fondi di persona spicca quello del regista triestino Giorgio Strehler (1921-1997). Tra i numerosi fondi riferiti all’attività compositiva, esecutiva e musicologica di protagonisti della vita musicale nati a Trieste o comunque a Trieste attivi tra Otto e Novecento, sfilano, tra gli altri, quelli di Giuseppe Rota (1833-1911), Antonio Smareglia (1854-1929), Mario Nordio (1889-1989), Vito Levi (1899-2002), Giulio Viozzi (1912-1984), Fedora Barbieri (1920-2003), Giorgio Cambissa (1921-1998), Giuseppe Radole (1921-2007), Pavle Merkù (1927-2014), Marco Sofianopulo (1952-2014) e Alfredo Lacosegliaz (1953-2016). Accanto a questi archivi di pregio, fonti inesauribili di ricerche specialistiche e scoperte straordinarie, il museo ha acquisito una quantità di piccoli, curiosi e a volte inaspettatamente preziosi fondi archivistici.
L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Info
Tel. 040 675 4039 – www.triestecultura.it – www.museoschmidl.it