Conversazione di Elisabetta Buffulini
Lunedì 10 marzo 2025, ore 17.30
Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”
Palazzo Gopcevich
Via Rossini, 4 Trieste
È la lettera E di Edizioni Musicali Schmidl il tema della conversazione di Elisabetta Buffulini, con la partecipazione del pianista Pierpaolo Levi, in calendario lunedì 10 marzo 2024 con inizio alle ore 17.30 nella Sala “Bobi Bazlen” al piano terra di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4), per il cartellone dei «Lunedì dello Schmidl» e a margine della mostra Alfabeto Schmidl, allestita nella Sala Attilio Selva nella ricorrenza del centenario della fondazione del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” e visitabile fino a domenica 4 maggio.
Curata da Stefano Bianchi, assieme a Elisabetta Buffulini, Emilio Medici e Cristina Zacchigna, e con la collaborazione di Francesco Recanati e Cristiano Rossetti, l’esposizione suggerisce inediti percorsi di lettura nello straordinario patrimonio del Museo, costituito da costumi e gioielli di scena, manifesti, locandine, fotografie, stampe, medaglie, dipinti, strumenti musicali, cimeli, libri, fondi archivistici e manoscritti, in un itinerario dalla A alla Z che trova eco in una serie di incontri di approfondimento, distribuiti nell’ambito del tradizionale cartellone dei «Lunedì dello Schmidl».
È datata 10 marzo 1883 la prima pubblicazione musicale di Carlo Schmidl. L’allora ventitreenne futuro fondatore del Museo, dà alle stampe, ancora sotto la ragione sociale di Maria vedova Vicentini, accollandosene spese e rischi, una pagina pianistica (Pas de compliments. Scottisch pour le piano) di uno sconosciuto compositore che risponde al nome di Edmond de Leis. La nascita, sei anni più tardi, della Carlo Schmidl & C.° è il punto di partenza per un’appassionata avventura nel mondo dell’editoria musicale, che permette a Schmidl di dare alle stampe lavori, tra gli altri, di Pietro Mascagni, Ferruccio Busoni, Ottorino Respighi e Luigi Dallapiccola. Nonché la prima composizione dell’allora giovanissimo Antonio Illersberg, futuro maestro di intere generazioni di musicisti delle nostre terre. A Schmidl si deve anche l’istituzione, nel 1889, del Concorso per la Canzonetta Popolare Triestina, la cui gestione sarebbe negli anni passata dalle mani del Circolo Artistico, a quelle della Direzione del Politeama Rossetti, a quelle del giornale «Marameo», a quelle della Lega Nazionale.
Nel corso della sua attività, Schmidl muta più volte ragione sociale (C. Schmidl & C.° Trieste- Bologna nel 1891, Edizioni Schmidl & Tedeschi nel 1892) e conseguentemente criteri nella numerazione delle proprie edizioni, che finiscono per articolarsi in tre serie distinte. Nel frattempo apre filiali a Colonia, Vienna e Lipsia (in quest’ultima è anche procuratore della Ricordi). Rileva – tra il 1903 e il 1914 – le Edizioni Mozarthaus di Vienna, la Casa editrice musicale italiana Cesare Baldin e le Edizioni Puccio di Milano; nel 1923 lo Stabilimento Raffaello Maurri di Firenze. Nel 1942, un anno prima della morte, cede le sue edizioni alla Casa Musicale Giuliana, che già nel 1938 ne aveva assunto la rappresentanza.
L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Info
Tel. 040 675 4039 – www.triestecultura.it – www.museoschmidl.it