Conversazione di Luciano Santin
Lunedì 15 maggio 2017
ore 17.30
È dedicato a Maria Teresa nella ricorrenza del terzo centenario della nascita l’appuntamento, nell’ambito del cartellone dei «Lunedì dello Schmidl», in calendario lunedì 15 maggio con inizio alle ore 17.30 presso la Sala “Bobi Bazlen” al piano terra di Palazzo Gopcevich.
«Il sigillo della Kaiserin: lo sviluppo di Trieste sotto Maria Teresa» è il titolo della conversazione che avrà per protagonista Luciano Santin e che si configura quale ideale prolusione allo spettacolo «Un secolo di prodigi: la musica mitteleuropea in età teresiana», scritto dallo stesso Santin e in scena allo “Schmidl” venerdì 19 maggio alle ore 18.00, con la soprano Veronica Vascotto, l’attore Adriano Giraldi e la pianista Cristina Santin.
La riflessione di Luciano Santin esaminerà gli effetti che il riformismo e il mercantilismo teresiano produssero a Trieste, con l’ampliamento del Porto Franco, le realizzazioni infrastrutturali, gli interventi nel sociale, l’esplosione demografica favorita dagli editti rivolti alle “nazioni” che volevano valersi delle franchigie e delle facilitazioni istituite nell’emporio.
Si tratta, nei fatti, dell’“invenzione” di una città nuova, con una marcata soluzione di continuità rispetto alla Trieste medioevale. Un centro tumultuosamente dinamico, laboratorio di nuove soluzioni. È un fiorire continuo di iniziative, non tutte destinate a buon fine. La Borsa di Trieste precede di una cinquantina d’anni quelle di Milano e Roma; i traffici con gli Stati Uniti iniziano prima ancora della stipula della pace tra le ex colonie e la Gran Bretagna (e il secondo consolato europeo, dopo quello di Parigi, è a Trieste); c’è persino un tentativo di creare basi coloniali. Con l’economia, cambiano l’impianto urbano, il costume, specie riguardo all’emancipazione femminile, e persino l’idioma, che vira dal tergestino, variante ladina, a un veneziano (lingua franca del mediterraneo), indurito da influssi slavi e tedeschi.
I quarant’anni di regno di Maria Teresa (1740-1780) rappresentano per Trieste un periodo di vivacissimo sviluppo. Compaiono sulla scena triestina, come in un variegato Puppenspiel, personaggi di rilievo: da Faraone Cassis a Demetrio Carciotti, da Johann Winckelmann a Giacomo Casanova, da Demetrio Voinovich a Žiga Zois.
Come scrisse Antonio de’ Giuliani nel 1785, cinque anni dopo la morte della Kaiserin, nelle sue Riflessioni politiche sopra il prospetto attuale della città di Trieste: «a Trieste venga l’uomo di riflessione a meditare sopra il modo con cui nascono e si fondano le città; a Trieste venga il Ministro a compiacersi negli effetti delle solitarie occupazioni del suo gabinetto; il legislatore ad apprendere l’arte di servirsi delle facoltà degli uomini per condurli, loro malgrado, ad una felice esistenza».
Quella “felice esistenza” dei suoi popoli che fu il costante obiettivo dell’assolutismo illuminato di Maria Teresa.
L’ingresso alla manifestazione è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Info
Tel. 040 675 4039