«Il CAMPIELLO» E «LE BARUFFE CHIOZZOTTE» DI CARLO GOLDONI

In una visita drammatizzata alla mostra con gli attori del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Giovedì 18 gennaio 2018
ore 17.30

Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”
Palazzo Gopcevich
Via Rossini, 4
Trieste

«Le Baruffe. Un’eternità in un attimo. Certamente non un testo spensierato. Certamente non visto in una dimensione tragica. Ma, tra questi due poli, quanta possibile verità poetica! E quanta difficoltà a cogliere l’equilibrio di ogni scena, gesto o parola…», annotava Giorgio Strehler nel metter mano alle «Baruffe chiozzotte» di Carlo Goldoni. L’allestimento strehleriano sarebbe diventato uno degli spettacoli culto del teatro italiano ed europeo del Novecento. Ad esso, e a «Il Campiello» goldoniano, è dedicato l’appuntamento in calendario giovedì 18 gennaio con inizio alle ore 17.30 all’interno della mostra «Giorgio Strehler. Lezioni di Teatro» allestita dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” nella sua sede di Palazzo Gopcevich in Via Rossini 4.
Inaugurata lo scorso mese di dicembre alla presenza di Ferruccio Soleri, storico Arlecchino strehleriano, l’esposizione si colloca nell’ambito delle iniziative messe in campo congiuntamente dal Comune di Trieste, dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e dalla RAI – Sede Regionale per il Friuli Venezia Giulia, per rileggere – a vent’anni dalla scomparsa – la lezione di un grande maestro del teatro del Novecento, con un’attenzione particolare ai suoi rapporti con Trieste, sua città natale.
Il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” è depositario del Fondo “Giorgio Strehler”, istituito nel 2005, a seguito della donazione delle eredi del Maestro, Andrea Jonasson e Mara Bugni, costituito da oltre 4.000 tra volumi e periodici, 148 buste d’archivio, scatole d’archivio contenenti bozzetti scenografici, figurini, fotografie, manifesti e locandine.
La mostra dello “Schmidl” mette ‘in scena’ questo straordinario patrimonio, anche attraverso un programma di eventi, incontri, approfondimenti, visite guidate e drammatizzate.
Introdotti da Stefano Bianchi, Conservatore dello “Schmidl”, dall’archivista Franca Tissi (artefice dell’ordinamento del Fondo “Giorgio Strehler”) e dal regista Franco Però (Direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia), nell’appuntamento di giovedì 18 gennaio saranno gli attori Maria Grazia Plos, Ester Galazzi e Emanuele Fortunati a dar voce alle carte del Fondo in esposizione, in un inedito “dietro le quinte” degli allestimenti goldoniani di Giorgio Strehler.
Si accede con il normale biglietto di ingresso al Museo: intero euro 4,00; ridotto euro 3,00.
I successivi “dietro le quinte” con gli attori della Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia saranno dedicati alle produzioni strehleriane del teatro di Shakespeare (giovedì 15 febbraio) e alle regie liriche di Giorgio Strehler (giovedì 15 marzo).
Gli appuntamenti si intersecano con le «Lezioni di teatro» affidate alle cure e alle competenze del critico teatrale Roberto Canziani, inserite nel cartellone dei «Lunedì dello Schmidl» (sempre in inizio alle 17.30 e a ingresso libero). «Quanti anni daresti ad Arlecchino?» è il titolo dell’incontro dedicato all’eredità teatrale di Giorgio Strehler nel tempo presente, in calendario il 29 gennaio. A seguire, il 26 febbraio, «La scuola, dopo la scuola» (sull’esperienza della Scuola di Teatro fondata da Giorgio Strehler) e «Una memoria in scatola» (12 marzo), sul tema degli archivi e dei fondi imperniati sul percorso artistico e biografico di Giorgio Strehler.
Un’ulteriore occasione di rilettura della lezione strehleriana sarà quella in programma lunedì 5 febbraio, dedicata a «I Mémoires di Strehler», a cura di Paolo Quazzolo, con la partecipazione degli attori Giorgio Amodeo, Mariella Terragni e Riccardo Beltrame e in collaborazione con il 27° Festival Teatrale Internazionale “Castello di Gorizia – Premio Francesco Macedonio” organizzato dal Collettivo Terzo Teatro di Gorizia e finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Palazzo Gopcevich

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