Cerca
Close this search box.

Giorgio Strehler. Lezioni di teatro

Il 25 dicembre del 1997, Giorgio Strehler moriva improvvisamente, nella sua casa di Lugano. Oggi, nel ventesimo anniversario della scomparsa, il Comune di Trieste, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e la RAI – Sede Regionale per il Friuli Venezia Giulia ‘mettono in scena’ una serie di iniziative per rileggere la lezione di un grande maestro del teatro del Novecento, con un’attenzione particolare ai suoi rapporti con Trieste, sua città natale.
A illustrare i dettagli delle iniziative sono stati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Gopcevich, Serena Tonel, Assessore ai Teatri, e Giorgio Rossi Assessore alla Cultura, Sergio Pacor e Franco Però, rispettivamente Presidente e Direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Guido Corso, Direttore della Sede Rai per il Friuli Venezia Giulia, e Stefano Bianchi, Conservatore del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”.
L’avvio di questo omaggio triestino è in calendario per la sera di lunedì 11 dicembre con lo spettacolo «Trieste per Giorgio Strehler» al Politeama Rossetti. Si prosegue l’indomani alle ore 11.00 con l’inaugurazione della mostra «Giorgio Strehler. Lezioni di teatro» al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” nella sua sede di Palazzo Gopcevich e con la lettura scenica di GianCarlo Dettori del testo «Giorgio e io. 40 anni al Piccolo Teatro di Milano» di Claudio Beccari, all’Auditorium “Marco Sofianopulo” del Civico Museo Revotella (inizio alle ore 17.30).
Regista centrale nella storia dello spettacolo europeo del ‘900, Giorgio Strehler ha dato forma, sul piano artistico e su quello produttivo, a due tra le più importanti esperienze della scena italiana contemporanea: la regia critica e il teatro pubblico; la fondazione del Piccolo Teatro della Città di Milano (da lui voluta, assieme a Paolo Grassi, nel 1947) rappresenta uno dei gesti importanti della ricostruzione post-bellica; le sue regie contrassegnano l’arco del successivo mezzo secolo.
Il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” è depositario del Fondo “Giorgio Strehler”, istituito con Deliberazione Giuntale n. 5 dd. 13.01.2005, a seguito della donazione delle eredi del Maestro, Andrea Karina Stumpf Strehler Jonasson e Mara Maria Bugni, costituito da oltre 4.000 tra volumi e periodici, 148 buste d’archivio, scatole d’archivio contenenti bozzetti scenografici, figurini, fotografie, manifesti e locandine.
La mostra dello “Schmidl” mette ‘in scena’ questo straordinario patrimonio, anche attraverso un calendario di eventi, incontri, approfondimenti, visite guidate e drammatizzate, per l’intero periodo di apertura, fino al 15 aprile 2018.
Quattro sono le visite drammatizzate con gli attori della Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, la prima delle quali è in calendario lunedì 18 dicembre 2017 con inizio alle 17.30. Le tre successive saranno proposte con cadenza mensile tra gennaio, febbraio e marzo in date in corso di definizione.
Tre sono le «Lezioni di teatro» affidate alle cure e alla competenza del critico teatrale Roberto Canziani, inserite nel cartellone dei «Lunedì dello Schmidl» (con inizio alle ore 17.30).
«Quanti anni daresti ad Arlecchino?» è il titolo dell’incontro dedicato all’eredità teatrale di Giorgio Strehler nel tempo presente, in calendario il 29 gennaio 2018. A seguire, il 26 febbraio, «La scuola, dopo la scuola» (sull’esperienza della Scuola di Teatro fondata da Giorgio Strehler) e «Una memoria in scatola» (5 marzo 2018), sul tema degli archivi e dei fondi imperniati sul percorso artistico e biografico di Giorgio Strehler.

    “Lunedì 11 dicembre al Politeama Rossetti si terrà la serata “Trieste per Giorgio Strehler” prima delle manifestazioni promosse nel ventesimo anniversario della scomparsa del grande artista, realizzate nel segno della collaborazione tra il Comune di Trieste, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e la RAI – Sede Regionale per il Friuli Venezia Giulia. L’ingresso per questo primo evento con prestigiosi ospiti è gratuito”.

Nel ventesimo anniversario della scomparsa di Giorgio Strehler (Trieste 1921 – Lugano 1997), la sua città natale lo ricorda attraverso un fitto calendario di iniziative a partire dalla serata “Trieste per Giorgio Strehler” in scena lunedì 11 dicembre alle 20.30 al Politeama Rossetti.

Andrea Jonasson, Pamela Villoresi, Gabriele Lavia, Ferruccio Soleri… Nessuno meglio dei suoi attori può raccontare Giorgio Strehler, restituendone il profilo e il genio attraverso il mondo che gli apparteneva, quello della magia del teatro, quello in cui la sua lezione rimane fondamentale e la sua creatività insuperata.

Saranno dunque le voci dei suoi attori e le immagini sue e dei suoi spettacoli la materia della serata-evento intitolata “Trieste per Giorgio Strehler”, che nasce dalla collaborazione fra il Comune di Trieste, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e la RAI – Sede Regionale per il Friuli Venezia Giulia.

“Trieste per Giorgio Strehler”, a cura di Franco Però, evoca la figura di quello che è il più grande poeta del Teatro del secondo Novecento ed il suo genio, la sua arte, la sua umanità. Il pubblico ne riceverà frammenti dalle parole di Andrea Jonasson fra le sue attrici predilette e compagna nella vita: regalerà aneddoti toccanti sullo Strehler Maestro e sull’uomo, ripercorrendo magari “L’anima buona di Sezuan” di Bertolt Brecht in cui – da lui diretta – offrì una impeccabile prova d’attrice nel 1981.
Ricorderà la straordinaria esperienza della creazione di Arlecchino, Ferruccio Soleri che è stato l’interprete principale dell’“Arlecchino servitore di due padroni” e davanti alle platee di tutto il mondo ha incarnato la magica sintesi di sorriso e gioco, di provocazione e ricerca, di artigianato e rigore che Strehler ha assicurato a questa maschera, facendone il paradigma di un modo di fare teatro.
Gabriele Lavia restituirà suggestioni dal “Re Lear” di Shakespeare di cui Strehler nei primi anni Settanta diede una lettura illuminante e in cui Lavia sostenne in modo eccellente il ruolo di Edgar: ancora recentemente l’attore ha dichiarato il suo desiderio di ritornare su questo universale dramma dell’ingratitudine filiale.
Pamela Villoresi è stata più volte diretta dal Maestro: nel 1994 ha interpretato Silvia Cleantis ne “L’isola degli schiavi” di Marivaux, ma prima – nel 1975 – è stata una giovanissima Gnese ne “Il Campiello” con una compagnia d’attori a cui, il giorno della prova generale, il regista raccomandava «Bisogna trovare la giusta leggerezza, il giusto amore, la giusta tenerezza, la giusta scioltezza, per portare davanti al pubblico una realtà profonda e non superficiale, non un gioco ma una grande avventura di poesia popolare, che attraverso un piccolo brivido del cuore faccia nascere una dolce attitudine verso la vita di questo poverissimo Campiello di un tempo, che riassume in sé tanti o tutti i campielli di ieri e di oggi».

A tutto questo si intrecceranno testimonianze video – messe a disposizione dalle Teche Rai e dal Piccolo Teatro – sui grandi spettacoli strehleriani e alcune chicche in cui si delineerà l’affettuoso rapporto di Giorgio Strehler con la “sua” Trieste e il suo destino di artista del mondo: «[…] ma forse questo è un destino di noi triestini, di essere inquieti, di non essere mai tranquilli, di essere sempre inappagati e allora, grazie anche per questa tua inquietudine che ti fa così viva, che ci fa così vivi, grazie… mia Trieste».

La serata dell’11 dicembre “Trieste per Giorgio Strehler” sarà offerta al pubblico a entrata libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Informazioni alla Biglietteria del Politeama Rossetti, sul sito www.ilrossetti.it e al numero del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia 040-3593511.

 

Palazzo Gopcevich

Cataloghi

Notizie

Condividi