TRIESTE – Realizzato ‘a quattro mani’ dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” e dall’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”, è dedicato a Carlo Cossutta l’appuntamento di lunedì 7 maggio 2018 per il ‘cartellone’ dei «LUNEDI’ DELLO SCHMIDL», con inizio alle ore 17.30 nella sede di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4).
Alla vigilia del compleanno del grande tenore triestino (Santa Croce, Trieste, 8 maggio 1932 – Udine, 22 gennaio 2000), l’incontro ripercorre la sua straordinaria carriera attraverso una selezione di registrazioni nei ruoli in cui Cossutta è stato applaudito nel corso di un quarantennio sui palcoscenici dei maggiori teatri del mondo, con particolare attenzione alle sue presente triestine in «Don Carlo» (1970), «Forza del destino» (1973), «Otello» (1975 e 1980), «Fanciulla del West» (1976), «Sansone e Dalila» (1982 e 1984), «Simon Boccangra» (1985), «Un ballo in maschera» (1986) e «Norma» (1986).
L’impaginazione del materiale sonoro e delle immagini, proveninenti dalle collezioni del Museo Teatrale, è a cura di Davide Coppola e Giacomo Segulia. L’incontro è a cura di Stefano Bianchi, Conservatore dello “Schmidl”, e Elisabetta d’Erme, Presidente dell’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”. Interviene Nidia Cotic Cossutta, che recentemente ha voluto ulteriormente legare la memoria del marito alla sua città natale con la donazione allo “Schmidl” di alcuni cimeli e documentazione audio e video.
CARLO COSSUTTA è stato tra i più importanti tenori italiani. Nel dopoguerra ebbe una lunghissima carriera internazionale durata per oltre un quarantennio. Giovanissimo emigra in Argentina dove ben presto si dedica allo studio del canto. A partire dal 1956 inizia ad esibirsi in teatri minori, interpretando i ruoli più disparati: Alfredo in «Traviata», Edgardo in «Lucia di Lammermoor», Cavaradossi in «Tosca», Rodolfo in «Bohème», Pinkerton in «Madama Butterfly». Il grande esordio avviene al Teatro Colòn di Buenos Aires nel 1958 nel ruolo di Cassio, nell’«Otello» di Verdi; nel medesimo ruolo debutta poi in Italia nel 1962 al Teatro di Roma. La carriera internazionale inizia alla Lyric Opera di Chicago nel 1963 con i verdiani «Nabucco» e «Otello» e con «Tannhäuser» di Wagner. L’anno successivo calca il palcoscenico del Covent Garden di Londra nel ruolo del Duca di Mantova in «Rigoletto». Nei teatri di Montecarlo, Barcellona e Vienna interpreta Cavaradossi in «Tosca»; a Vienna e Berlino canta nel ruolo di Rodolfo in «Bohème» e a Parigi si esibisce nel ruolo del Cavaliere Des Grieux in «Manon Lescaut». Il successo del debutto nel «Don Carlo» verdiano, nel 1968 al Covent Garden, gli apre le porte d’altri importanti teatri d’Europa e degli Stati Uniti. Le esibizioni italiane lo vedono presente al Teatro alla Scala in «Otello», al San Carlo di Napoli, al Bellini di Catania, all’Arena di Verona, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, a Firenze ed in alcuni teatri dell’Emilia Romagna. Si ritira dalle scene nel 1998 dopo la sua ultima apparizione al Teatro Colón nel ruolo di Macduff in «Macbeth» di Verdi.
L’ingresso alla manifestazione è libero, fino ad esaurimento di posti disponibili.
Info: Tel. 040 675 4039
www.triestecultura.it
www.museoschmidl.it
museoschmidl@comune.trieste.it
Nella foto:
Carlo Cossutta nel ruolo di Pollione in «Norma» di Vincenzo Bellini al Teatro Verdi di Trieste nel 1986
Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” – Archivio Fotografico CMT F 19665